La Legge 9/2017 riforma in profondità il sistema degli appalti pubblici in Spagna, imponendo maggiore trasparenza, limiti più rigorosi ai contratti e nuove regole per favorire l’accesso delle PMI e delle imprese di nuova costituzione.
Legge 9/2017, dell’8 novembre, sugli appalti pubblici in Spagna che recepisce le Direttive 2014/23/UE e 2014/24/UE, del 26 febbraio 2014.
Ai fini di eliminare procedure secondarie o istruzioni di contrattazione che potevano favorire pratiche di corruzione, tutte le pubbliche amministrazioni senza eccezione, compresi organismi autonomi ed enti analoghi, saranno soggetti a questa normativa.
Le modifiche dei contratti con aziende private non potranno superare il 20% dell’importo del contratto e i concessionari si assumeranno i rischi economici delle attività che presteranno per tali enti pubblici. Con questa soluzione si tenta di evitare le differenze che emergono frequentemente tra i prezzi di partenza dei contratti e i prezzi di esecuzione, normalmente molto più alti.
Si elimina l’uso del procedimento di prezzo negoziato (aggiudicazione senza gara di appalto aperta, al miglior prezzo) per contratti di opera inferiori a € 2.000.000 e di servizi inferiori a € 100.000, che dovranno seguire una procedura di gara aperta semplificata.
Si stabilisce l’obbligo di dividere i contratti quando sia possibile, in modo tale da permettere di partecipare in maniera ragionevole piccole e medie imprese che svolgano le attività oggetto della gara.
Le aziende di nuova costituzione non saranno obbligate a dimostrare esperienza su lavori concreti anteriori, obbligo che riduceva le possibilità di contrattazione a nuove realtà imprenditoriali.
Trasparenza nella elezione di una o altra azienda candidata: i verbali, decisioni e risoluzioni dell’organo di contrattazione dovranno pubblicarsi con le valutazioni delle offerte, l’identità dei candidati partecipanti e la composizione delle UTE (uniones temporales de empresas).
I contratti minori, quelli con valore stimato inferiore a € 40.000 per contratti di opere o € 15.000 per contratti di servizi, avranno una durata inferiore all’anno e dovranno pubblicarsi nel profilo del contrattante (piattaforma web della contrattazione pubblica).
Per quanto riguarda l’ambito del diritto del lavoro, la nuova normativa introduce modifiche che incidono nella surrogazione aziendale prevista nell’articolo 44 dello Statuto spagnolo dei Lavoratori. Tra le altre, negli appalti non potrà imporsi al nuovo aggiudicatario l’obbligo di assumersi per surrogazione il personale dell’azienda che abbia svolto fino a quel momento l’attività. Tale surrogazione opererà soltanto quando esistano i requisiti soggettivi e oggettivi previsti dalla normativa giuslavoristica o nei contratti collettivi applicabili.
La nuova Legge entrerà in vigore il prossimo 9 marzo 2018.